mercoledì 30 maggio 2012

Giochi di un tempo passato (ma non poi da così tanto!)

Come ogni estate mi organizzo per le giornate in cui il mio cortile comincerà a riempirsi di bambini, non temo la confusione anzi quando abbiamo ospiti so che le giornate passeranno veloci, i bambini sono bravissimi ad organizzarsi e a inventare giochi sempre nuovi. Per sicurezza mi tengo solo qualche idea, nel caso scoppi un caso nazionale del tipo “voi fate solo giochi da maschi” oppure “non volete mai giocare con me che sono più piccolo” ecc.

Lo scorso anno abbiamo iniziato un revival dei giochi del passato: all'inizio con scarso successo ho preso una pietra e dei gessetti, ho disegnato la settimana sul marciapiede... stavo per spiegare che cosa dovevano fare ma i miei due si erano messi a fare gli artisti e la cosa finì li.


In un'altra occasione spiegai con orgoglio le regole di Rialzo “Si gioca come a prendere, ma se uno è salito su un posto rialzato, non può essere preso”. Le regole erano abbastanza semplici per essere comprese da tutte le età presenti nel cortile in quel momento, ma dovemmo discutere ore con il primogenito perfettino che sosteneva che lui era salvo perché era in piedi sullo zerbino!!!!

Un giorno decidemmo di sperimentare “acciuga” (come lo chiamo io) o “Sardina scema” (come la chiamano i giovani di adesso): uno si nasconde tutti gli altri contano e poi vanno separatamente a cercare chi si è nascosto, quando lo trovano si nascondono nello stesso posto, l'ultimo a trovare il gruppo sarà accolto da un coro di “acciuga! acciuga!” (o sardina scema!) e sarà quello a cui toccherà nascondersi la volta successiva. Questo gioco aveva quasi funzionato, se non fosse per la bestiolina che se non la trovavano subito cominciava a urlare “sono quiiiiii!”, oppure che decideva di non giocare ma stava a fare la spiona e spiattellava senza ritegno tutti i nascondigli.

Io non mollo, anzi sto raccogliendo i ricordi di tanti amici per fare appunti semiseri proprio sui giochi che ci siamo dimenticati... preparatevi mi sa che prossimamente vi tocca leggere le istruzioni del gioco dell'elastico, quello delle cinque pietre ecc.


La KeElle

venerdì 25 maggio 2012

Venerdì del libro: la soavissima discordia dell'amore.

“Devo trovare più tempo per me stessa” non so quante volte me lo sono detta negli ultimi tempi, fatto sta che per un motivo o per l'altro non mi riusciva di trovare un attimo tutto per me. Una sera decisi che c'era un modo semplice e immediato che mi permetteva di andare in un mondo tutto mio un bel libro, uno di quelli che non vedi l'ora di avere due minuti per riprendere in mano, uno di quelli che ti fa lasciare i piatti sporchi sul lavandino...

Ma quale libro scegliere? La risposta l'ho trovata nel “venerdì del libro” e ho letto uno dei primi testi recensiti dalla KeAle (“Alla fine di un giorno noioso”), divorato in meno di tre giorni... ma mi ha lasciato addosso un' ansia pazzesca!


Così sono andata alla ricerca di qualcosa di altrettanto coinvolgente ma più leggero e molto più rilassante, fortunatamente la biblioteca del paese aveva un testo mai letto di Stefania Bertola: “La soavissima discordia dell'amore” ironico, coinvolgente, emozionante, forse qualcuno lo giudicherebbe troppo leggero... insomma proprio quello che mi serviva!

Il venerdì del libro è un'iniziativa del blog di homemademamma.

KeElle.

martedì 15 maggio 2012

Io l'ho fatto così: labirinto di stoffa.

Siete stufe di trovare delle biglie in ogni angolo della casa? Non volete rompervi l'osso del collo ogni volta che passate dal corridoio dopo che i bambini hanno giocato a biglie? Ho la soluzione che fa per voi, trovata su Pinterest, realizzata in meno di un'ora non avendo nessuno che mi ronzava attorno: è il labirinto di tessuto, lo scopo del gioco è fare scorrere la biglia con le dita lungo il percorso.

Per farlo ho preso due stoffe da bambini, due biglie, un gessetto e la macchina da cucire, scelta la dimensione ho innanzitutto cucito i lati dritto su dritto lasciando un'apertura, risvoltato il lavoro, inserito la biglia, cucito l’ultimo spazio aperto e con il gessetto ho disegnato il labirinto,

quello degli ippopotami è più semplice (ma nelle foto non si vedono le righe)


più complicata la versione dei pirati (si vede il percorso ma non la biglia, ma vi assicuro che c'è!)


Bisogna stare attente a disegnare e poi cucire un percorso in cui la biglia possa effettivamente passarci. Tolta questa attenzione non c'è niente di difficile, ci si diverte a inventarsi il percorso, si rimane soddisfatte di aver realizzato un gioco in meno di un'ora e di aver tolto dal pavimento due pericolose biglie.


Il labirinto è da piegare e mettere in borsa per estrarlo non appena inizia la litania “Mamma, mi annoio, non so cosa fare”, almeno per cinque minuti li terrete impegnati.


Io l'ho fatto così” è la nuova rubrica delle Kemate, sarà, si spera, un enorme contenitore virtuale di tutti quegli oggetti realizzati prendendo spunto da giornali, riviste, internet ma soprattutto dalle lavagne di Pinterest.

Adesso siamo curiose di sapere cosa avete realizzato voi, se volete lasciateci il link nei commenti provvederemo a inserirlo nel post, le vostre creazione in stile “io l’ho fatto così” saranno le benvenute.


KeAle

venerdì 11 maggio 2012

Buonanotte Giraffa


Era una di quelle mattine in cui il letto non voleva capire che non potevo più stare con lui, che dovevo proprio alzarmi, quando finalmente riesco a raggiungere la cucina trovo il primogenito perfettino che mi allunga un libro e mi dice: “se vuoi leggerlo tu, io l'ho finito, è carino fa anche ridere, ma io l'ho capito subito che era un umano quello di cui parlava”.

L'unico mio occhio che riesce a stare aperto legge un nome importante: David Grossman, la mia mente va ai tomi che ogni volta che vedo lo scrittore israeliano in tv mi riprometto di leggere, e penso “ è un genio! ha appena imparato a leggere e ha già finito un libro di Grossman!”. Quando riesco ad aprire entrambi gli occhi mi accorgo che è un testo per bambini “Buonanotte giraffa” (Mondadori), un po' mi tranquillizzo (un figlio genio deve essere difficile da gestire) sorrido e mi complimento “bravo altro libro finito da mettere nel tuo elenco , ma in futuro non dire mai alla mamma come finisce un libro!” Lui ride, non sa che se in futuro mi svelasse la fine di romanzo giallo potrebbe essere costretto a dormire fuori casa per qualche giorno!

La KeElle

L’iniziativa il Venerdì del libro è del blog di Homemademamma.

martedì 8 maggio 2012

Faccine.

Era un'altra di quelle interminabili giornate piovose (l'autore del film “il Corvo” cha aveva scritto la frase “ non può piovere per sempre” non era mai stato nel Biellese di sicuro!), dopo aver a lungo fatto finta che non piovesse e giocato comunque nel cortile i pupattoli erano saliti con la richiesta di cucinare, avevo da poco finito di togliere uno strano miscuglio acqua-farina-curcuma-sale dal pavimento, avevo finito tutte le scorte degli zucchini (come tagliano gli zucchini i miei figli nessuno mai...) non sapevo bene come rispondere alle loro richieste, ma la rivista di Giulio Coniglio (chiedo venia non mi ricordo di che mese!) mi venne in aiuto e con alcune fette da toast e poco altro mettemmo insieme le simpatiche faccine che vedete in foto..



nell'entusiasmo generale abbiamo lasciato sguarnita la guardia al nostro capolavoro e la bestiolina che pure aveva contribuito alla costruzione delle opere d'arte ci fece trovare soltanto due piatti con due fette di pane bauletto...

nessuna notizia di uova, olive, wuster, tarassaco ecc.

Per consolarci abbiamo imbevuto il pane da toast di brodo vegetale e poi abbiamo aggiunto passata di pomodoro fresco, origano e fontina (la mozzarella non ha abbastanza gusto per i miei due), volevo postavi la foto ma nel tempo che sono andata a recuperare la macchina fotografica i due si sono spazzolati tutto! Non volevo arrendermi, mi sono lanciata su un altro tipo di faccia (tonno, patate lessate e un po' di formaggio spalmabile e per le decorazioni maionese, pomodoro e olive) in questo caso la mia corsa alla videocamera è stata da record del mondo ma gli aiutanti divoratori hanno comunque avuto la meglio e come vedete la faccina è priva di un pezzo di mento! Mi consolo pensando che apprezzano la nostra cucina!




La KeElle.
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